mercoledì 18 giugno 2014

   LE ILLUSTRAZIONI DI VULTUR REPORT
                  COME NASCONO LE PARTICOLARI FOTO SU QUESTA RIVISTA


Illustrazione di Gian-Carlo Evangelisti


Come facilmente si puó notare, molte immagini su VULTUR-REPORT sono un po diverse da quelle che si trovano in rete normalmente.
L'idea di creare delle illustrazioni specifiche per l'argomento trattato nasce dalla necessitá di dare un tocco personale non solo ai miei articoli, bensí al modo di presentarli.

Dopo qualche riflessione mi sono imbattuto in un idea, alquanto singolare, per realizzare ció. Avendo creato nel tempo una serie di "oggetti attirasguardi" per il marketing e notando un loro discreto impatto sulle persone, ho pensato di costruire dei modelli da mettere in scena opportunamente, fotografandoli. 

Fare ció é alquanto difficile, ma il risultato non lascia senza soddisfazione. Infatti, riuscire a porre un oggetto, spesso piccolissimo, nella giusta luce per riuscire a fotografarlo facendolo apparire di dimensioni reali (ovvero cercando un luogo-scenario adatto a creare le giuste proporzioni).

Nel caso della foto che vedete in cima all'articolo, ho realizzato la nave ALEXANDER VON HUMBOLDT, divenuta famosa come "NAVE DELLA BECK'S"

La realizzazione del modello deve partire sin dall'inizio con la massima serietá ed attenzione. I minuscoli dettagli, spesso sorvolabili ad occhio nudo, diventano estremamente importanti all'obiettivo della fotocamera, tanto di piú poiché lo zoom in questo tipo di riprese spesso va impostato al massimo..

Pertanto la prima cosa da fare é stato verniciare lo scavo bicolore con lo spray (delimitando le zone interessate con del nastro adesivo). Pitturare il modello con il pennello darebbe un risultato devastante in foto.

Successivamente é il turno dei tanti accessori da installare sulla plancia della nave. Ció che a fronte di una miriade di pezzettini numerati puó apparire particolarmente disarmante, cede al trucco dello "spezzettamento del problema". A questo scopo si divide la nave in zone precise (tipo "anteriore, centrale e posteriore"), e ci si occupa intanto dell'area prescelta, fino al suo perfetto completamento. Solo allora si passa alla zona successiva e cosí via.

In questo modo, psicologicamente, il problema appare piú piccolo e gestibile di volta in volta.

Il risultato é una nave ben curata, con tutte le funi al loro posto, come ad esempio i minuscoli dettagli (come ad esempio i trattini numerati per l'immersione della prua).

Una volta terminato il modello si passa alla sua messa in scena ed alla fotografia. Per fare ció si offrono molte possibilitá. Si puó ad esempio immergere la nave in acqua vera, magari alla riva di un fiume, e poi riprenderla bene, preferibilmente dal basso - per fala apparire di dimensioni reali (ricordiamo che un fotografo reale la fotograferebbe dall'altezza dei propri occhi, cioé nel caso di un modello in scala 1:150 come questo, praticamente da rasoterra.)

Ho scelto di rappresentare invece la nave mentre affronta il mare grosso, e qui si prestava egregiamente un semplice sacco dell'immondizia blu, opportunamente mosso per creare l'illusione delle onde alte. 

In altri casi, come ad esempio quello della foto accanto, si puó notare come un altro medello, quello di un peschereccio ancorato, é stato ripreso sulla riva di un lago, prestando attenzione alla riva opposta, in modo che sia in scala. (sarebbe ovviamente inutile riprendere un tronco gigante dietro al modello, evidenziandone le dimensioni ridotte)

Segue lo scatto con la giusta messa a fuoco ed il gioco é fatto! Una nuova illustrazione, tutta personale, é nata.

Buon intrattenimento su VULTUR-REPORT !

Gian - Carlo Evangelisti