BRESSANONE NASCONDE ENIGMI
Da oltre 100 anni sono lí. Ferme come se il tempo non si fosse mai mosso. Scritte a matita la quale evidentemente ha perdurato oltre due guerre mondiali e non solo.
Le scritte disseminate sulle tombe dei vescovi nel chiostro di Bressanone (BZ) rievocano vari periodi storici, come ad esempio "gli anni delle bombe" che hanno scosso l'Alto Adige.
Praticamente ovunque, su tutte le lapidi che ornano sia il chiostro che il vecchio cimitero in piazza duomo, sono state apposte negli anni scritte a matita. Probabilmente da scolaresche in gita, ma non solo. Le scritte, talvolta sono datate 1800... ecc... a dimostrazione che i burloni non si fermavano nemmeno in tempi nei quali la chiesa la faceva effettivamente da padrona, anche se non piú ufficialmente.
Chi dissemina dei monumenti (soprattutto tombe) di scritte é certamente poco rispettoso. Pertanto ora balzeranno qui alla cronaca "opere" di gente che in fondo non si meriterebbe tanta attenzione.
Non si puó negare, tuttavia, che questi lasciti in matita servano, come tutte le scritte lasciate dai nostri "predecessori" sul palcoscenico dei secoli, ad interpretare qualcosa del passato, semplicemente guardandole e ragionando.
Un esempio puó essere la scritta "W I FANTI DEL PASUBIO", riferita alla 1a guerra mondiale ed in uno stile calligrafico consono al periodo degli anni 20. Un altra interessante scritta é l'inizio di una canzone evidentemente antitedesca in cui si incitano i sudtirolesi a lasciare "LA REZIA" (antico nome per il territorio alpino). Non manca l'altra parte, ovvero le scritte anti-italiane come ad esempio "WALSCHE + VERRÄTER" (ITALIANI E TRADITORI)", barrata da una x...
Divertente la scolaresca dell'istituto femminile "MARCELLINE" di Bolzano, che nell'anno 1950 fece evidentemente una gita a Bressanone. Lasciarono nome e cognome, oltre ad imbrattare un po dappertutto.. Forse sarebbe interessante cercare di rintracciare queste "ragazze" se ancora in vita
Dalle scritte possiamo dedurre molti dettagli della storia di questa provincia, ad esempio il fatto che l'odio interetnico degli anni 1922 - 1980 in Alto Adige non si fermava di certo davanti al camposanto, che soprattutto in quegli anni, molte scolaresche visitavano questi luoghi, che le idiozie e l'umorismo sono un vecchissimo compagno di viaggio dell'umanitá (lo testimonia ad esempio il volatile scolpito su di una lapide, "abbellito" da abile mano imbrattatrice aggiungendo determinate parti del corpo che "espellono", con tanto di materia espulsa raffigurata) , e forse.... questo é l'aspetto piú coinvolgente, che il chiostro potrebbe essere stato utilizzato, in tempi nemmeno troppo lontani, come luogo di comunicazione segreta. A dimostrazione di ció vedrete una foto sulla quale si notano numeri indicanti non meglio specificati calibri di armamenti apposte furbamente sul naso di un'effige sopra alla lapide.
Certo... sarebbe bastato scrivere dei messaggi minuscoli lí, poi indicare il nome del defunto per far ritrovare il messaggio...
Forse negli anni 60, durante gli anni movimentati degli attentati del B.A.S, questa forma di comunicazione segreta sarebbe stata molto utile agli attentatori. Ma chissá.. la scritta in questione non é datata, ovviamente, pertanto non possiamo a prima vista sapere da quando é lí. Certo é, che da minimo 20 anni a questa parte, ben pochi girano con in tasca una matita, che prima della guerra non c'era bisogno di scrivere calibri sul naso di un vescovo, e che l'unico periodo in cui fare ció potrebbe aver avuto una certa valenza crittografica ció é indubbiamente quello tra l'immediato dopoguerra e la fine degli anni 80.
Meraviglia tuttavia che tutto ció non sia stato mai visto. Nonostante la vastitá e l'evidenza delle scritte...
Ecco a voi un assaggio: