domenica 30 marzo 2014

INIZIATIVA 2045 - TARAPIANTO DI CERVELLO UMANO SU CORPO ARTIFICIALE

L'iniziativa che mira all'immortalitá attraverso la scienza


La morte. Ció che ha semre impaurito piú di ogni altra cosa gli esseri umani, e rappresenta il motore dell'evoluzione attraverso l'istinto di sopravvivenza, sembra avere i giorni (o i decenni) contati.

Il miliardario russo DMITRY ITSKOV ha dato vita a"INITIATIVE 2045", progetto che mira allo sviluppo di un corpo artificiale in grado di alimentare il cervello di una persona e quindi di prolungarne la vita, se non di donarle una potenziale condizione di immortalitá.

Non si tratta qui di fantascienza. Giá nei lontani anni 50 lo scienziato sovietico VLADIMIR PETROVIC DEMICHOV riuscí con successo a trapiantare una testa di cane su di un altro corpo, ispirando il suo collega statunitense ROBERT J. WHITE ad approfondire tale pratica negli anni 70. Dagli esperimenti di WHITE sappiamo che la testa di una scimmia, includendo la personalitá della stessa, sopravvive indefinitamente se impiantata su di un altro corpo. Dai suoi esperimenti si evince che la scimmia che subiva questo trapianto, continuava a vivere nel nuovo corpo, pensando ed interagendo. 

L'unico problema sinora non risolto, e motivo per il quale questi esperimenti non furono portati effettivamente avanti, fu quello che con la tecnologia medica disponibile allora non fu possibile collegare le singole terminazioni nervose tra testa e nuovo corpo. Questo fatto permetteva la sopravvivenza, apparentemente aproblematica del cervello e conseguentemente della capacitá di interagire, ma lasciava il soggetto paralizzato dal collo in giú.

INITIATIVE 2045 si propone di risolvere questo problema attraverso l'utilizzo di corpi artificiali denominati "carrier".

L'idea di poter collegare il cervello ad una macchina renderebbe questa macchina comandata dalla mente del nuovo "padrone", e potrebbe far sí che il cervello venga nutrito e tenuto in vita per un periodo potenzialmente indefinito dalla macchina stessa. 

Il progetto "2045" riunisce scienziati di tutto rispetto e si é dato una propria ideologia. La motivazione di base che spinge l'intero sistema é il ragionamento su quali siano i futuri obiettivi dell'umanitá.

Indiscutibilmente il principale dei "compiti" futuri di noi uomini sará quello della conquista dello spazio. In tal caso ben venga un corpo praticamente immortale ed immune da malattie.

Il progetto é suddiviso in fasi. Queste comprendono:

 

La fase AVATAR A é in realtá giá avvenuta, esistono robot telecomandabili, volendo anche attraverso il controllo mentale, esercitato attraverso la scansione ed il rilevamento delle zone attivatesi in un cervello in corrispondenza ad un determinato pensiero. Tutto ció che é inequivocabilmente rilevabile é trasformabile in una qualsivoglia risposta, un output.

La seconda fase, AVATAR B, prevederá l'impianto di un cerebro umano all'interno di questi robot. Sfida certamente impegnativa, ma a punto giá vinta in passato dagli scienziati che trapiantavano teste su altri corpi facendole sopravvivere indefinitamente. Si tratta di sviluppare tecnlogie soprattutto immunitarie le quali siano in grado di permettere un'interfaccia uomo - macchina.

Le due fasi successive, C e D, sono certamente piú impegnative, visto che aspirano al trasferimento della personalitá verso un "portatore" artificiale. La stessa organizzazione, a quanto pare, si concentra inanzitutto sui primi due step, permettendoci perlomeno di sopravvivere indefinitamente (se tutto andrá bene), anche se restano molti dubbi. 

Siamo sicuti che tutte le informazioni sono "salvate" nel cervello e non esista una "memoria cellulare" che immagazzina ricordi e dati vari anche in altre parti del corpo ?

Vedremo cosa ne sará nel 2045.